Questa foto rappresenta lo stato di un tombino sito alla fine di via Martin Luther King, prima che diventi via Imperatore Federico, all’altezza della rotonda con via Anwar Sadat, davanti la fiera del mediterraneo.
Il tombino probabilmente deve essere sprofondato, magari perché di sopra vi è passato un mezzo pesante. Data la pericolosità dello stato di cose sarà stata chiamata una squadra dell’ente proprietario del tombino stesso e questa avrà trovato adeguato… mettere un cartello per avvisare del pericolo! Meglio di niente per carità! Ma questa situazione dura da almeno un paio di mesi! Possibile che nel giro di un tempo così lungo non si sia trovato un tombino da montare in luogo di quello vecchio?
Io credo di sì, ma temo che nello svolgere lavori pubblici ci sia un po’ di… lassismo.
E questo pessimismo mi deriva dal fatto che in giro per la città vedo tante situazioni che dovrebbero essere per loro natura temporanee e invece diventano definitive fino a scomparire nel nulla, nell’indifferenza e nel dimenticatoio.
Esempio: pulizia delle strade e dei tombini dalle foglie degli alberi che potrebbero (potrebbero?! E’ soltanto un’ipotesi?) causare un tappo sulle griglie di scolo in occasione delle piogge invernali e autunnali. I margini delle strade sono così abbellite da simpatici cumuli di fogliame secco in attesa che arrivi un’altra squadra rispetto quella che le ha raccolte. Puntualmente la squadra non arriva, fanno prima la pioggia e il vento; la domanda sorge spontanea: ma davvero occorre un’altra squadra per raccogliere le foglie?
Altro esempio: si apre un cantiere, di quelli piccoli, tipo tombini sfondati, piccole buche nell’asfalto, marciapiedi rotti e si mette la segnaletica con le staffe rosse e bianche e il cartello di indicazione per evitare il trabocchetto, quello dei lavori in corso. Quando, dopo tanto, ma tanto, tempo, la riparazione viene fatta (se viene fatta) e il piccolo sistema di segnalazione del pericolo rimane là, nella migliore delle ipotesi viene rubata (ma per farsene che?) nella peggiore, buttata a lato e magari schiacciata da un qualche mezzo stradale (vedasi quello che ne rimane in via cardinale Rampolla sul lato destro della strada).
Mi chiedo io: perché? Perché quando una squadra di operai, di qualsiasi municipalizzata faccia parte non importa, deve svolgere un compito non lo porta a termine e lo fa, invece, a metà? Eppure non ci vuole tanto a capire che se devi pulire la strada, oltre a mettere la munnizza a lato della strada devi anche portartela via altrimenti il tuo lavoro non sarà valso a nulla!
Se si viene chiamati per lavorare sopra una buca non si deve ritenere esaudito il proprio compito semplicemente con l’avere messo una piccola segnaletica che indichi il pericolo! Bisogna riparare la buca!
Se il tombino due mesi fa è sprofondato, va bene temporaneamente mettere un avviso di pericolo, ma dopo un ragionevole tempo (quello di attesa che arrivi un pezzo di ricambio, per esempio) bisogna eliminare il pericolo e ripristinare lo status quo ante (cioè lasciare il luogo dove si è lavorato come non si fosse mai presentato il problema)!
Quello che mi chiedo, in ultimo, è: trattasi di un problema che deriva dalla lagnusìa dei lavoratori, dai contratti di lavoro o, ancora, dalla ripartizione delle mansioni fatta delle stesse società?
perchè i commenti scritti non vengono visualizzati!?????
c’è un tombino in via olanda che da un anno ormai è abbandonato alla sua dolce transenna e nessuno si è mai occupato di lui, di sistemarlo.
ricordo anche con amarezza [ma qui la faccenda non implica solo il comune] la transenna per arginare ed evitare la caduta di un muro lungo una 50ina di metri in viale reg. siciliana cosria laterale direzione messina, tra via perpignano e l’ospedale villa serena. che schifo e che tristezza vedere queste piccole cose abbandonate, e le piccole cose creano una grande città di m***a.
non ci voglio ncredere, non mi pubblicava il commento per via di una parolaccia!?!??! = O che tristezza se così è dai su… [potete anche eliminare questo ed il primo commento se volete, grazie]